Alessandro Kanu
Nome: Alessandro
Cognome: Kanu
Paese di provenienza: Italia
Data di nascita: 1973
Nome del progetto: „Open the window“
www.alessandrokanu.com
Artista: Alessandro Kanu | Progetto: “Open the window” |
VITA E DATI
Artista:
Kanu, nato nel 1973 a Sassari (SS), Sardegna, Italia
Principio guida:
Io e la mia compagna di vita, siamo ancora vivi… sopravviviamo a un mondo crudele
Titolo dell’opera:
OPEN THE WINDOW / APRIRE LA FINESTRA
RIFERIMENTO
La mia idea di scultura per questo Evento Internazionale è quella di portare in questi luoghi non solo parte della mia esperienza professionale di vita nella lavorazione del marmo maturata fin da giovane a Carrara, ma di portare un progetto tratto da un ciclo, che è il primo in assoluto che ho proposto in grande stile in un Simposio Internazionale e che, abbinato al tema del Simposio, lancia anche un messaggio forte a tutti.
Il mio linguaggio scultoreo è vario e riguarda temi naturali e questioni sociali. Il linguaggio plastico e formale varia ovviamente in relazione a ciò che desidero fare e proporre.
CONCETTO DELL’OPERA
Questo lavoro si ispira a una ricerca plastica e formale di un ciclo di sculture che ho realizzato qualche tempo fa, quando per alcuni anni ho lavorato in un carcere di massima sicurezza in Sardegna. Avevo basato il mio lavoro sulla costruzione di sbarre di porte e finestre. L’idea di una geometria utilizzata dall’uomo nella costruzione di porte e finestre che si possono aprire e chiudere, che si possono attraversare per entrare e uscire liberamente, non solo fisicamente ma anche concettualmente e filosoficamente, era totalmente cancellata in questo luogo. Si potevano aprire solo per entrare e quasi mai per uscire, o meglio si poteva rientrare a turno in un altro spazio chiuso e recintato. Non c’è possibilità di apertura dall’interno e non lascia spazio per vedere cosa c’è oltre. Non c’è comunicazione
Questa idea mi angosciava e mi opprimeva, perché in quei lunghi momenti non c’era alcuna possibilità di evadere, di ricongiungersi al mondo esterno e a ciò che mi è più caro… la libertà.
Da qui è nata l’idea di trasformare quelle sbarre, porte e finestre in concetti di evoluzione plastica e strutturale che simboleggiano non solo gli stati d’animo, ma anche la complessità delle relazioni sociali, umane e comunicative.
Questa scultura vuole annullare il concetto di chiusura e al contrario essere aperta. Si apre in modo speculare e modulare, con la forza di chi vuole creare una visione, costruendo al suo interno una continuità di linee che si sviluppano e si collegano tra loro in una concatenazione che non simboleggia più una barriera, ma al contrario uno spazio di libera e continua comunicazione tra luoghi e persone.
In questo caso specifico i luoghi e le persone della Val Venosta. Il significato della catena continua indica non solo la connessione tra i luoghi, ma anche il loro stretto legame esistenziale, lo spirito di crescita sociale e le prospettive di sviluppo futuro. In relazione alla crescita sociale, storica e culturale dei luoghi, questa finestra si apre rompendo tutte le catene, cioè i limiti, con forza e decisione da entrambe le parti, sviluppandosi all’interno e all’esterno… assumendo un significato di coscienza e volontà, di desiderio di crescita, di innovazione, ma soprattutto, cosa molto importante, di forte conservazione dell’identità socio-culturale popolare, che va sempre preservata e protetta, tenuta stretta (la catena continua infatti).
La finestra è come un quadro che cambia il suo paesaggio, ma mantiene intatta la sua identità e il legame tra tutti i luoghi che si incontrano, collaborano e si connettono tra loro in modo armonico e costante.
Kanu